7_Devo andare a lavorare…come faccio con il cucciolo?
La prima domanda abituale che il nuovo proprietario pone all’Allevatore è:
Dove lo mettiamo a dormire questa notte?
e, ancora:
Dove lo lasciamo quando andiamo tutti a lavorare o ci dobbiamo assentare un certo tempo senza poter portare con noi il cucciolo?
La domanda, oltre che pertinente, e di estrema importanza e vi posso subito dire che il vostro cucciolo non ambirà di certo essere parcheggiato nel garage di giorno e/o di notte, oppure, in alternativa, essere rinchiuso in lavanderia o in taverna o in un bagno di servizio.
Forse è normale pensare che il cucciolo ne combinerà una per capello, mentre noi non ci siamo e quando sarà da solo di notte, per cui viene spontaneo pensare a questi luoghi come spazi facili da ripulire e con poche cose da distruggere e comunque solo di servizio, ma rimangono posti isolati con nessuna relazione con gli spazi esterni o con lo spazio abitativo e il cucciolo esprimerà per forza di cose tutto il suo disagio da abbandono con un comportamento sconveniente alla tranquillità e alla pulizia.
Se molti futuri proprietari riescono ad immaginare questi spazi come possibili alternative per lasciare il cane quando non esiste la possibilità della vostra vigile presenza non si dovrebbero, quindi, affatto scandalizzano quando l’Allevatore propone di adottare, per la notte, e per quei momenti del giorno in cui non potete essere presenti, un recinto componibile come un box dei giochi, associato ad un trasportino che fungerà come luogo di riposo, da poter essere, liberamente, ma in modo controllato, usufruito dal cucciolo come territorio e dimora di 1° grado,
Analogamente a come si farebbe con un bambino nei momenti in cui la mamma non lo può accudire con attenzione e tenere d’occhio, e sotto controllo, le sue “fantasiose” attività ricreative, il cucciolo può essere tenuto in un recinto simile al Box dei giochi dei bambini.
Questa ipotesi della tana e del recinto, a prima vista, sembra infrangere lo spirito di liberta in cui si immagina in natura un animale predatore e apparire una limitazione alle estroverse attività esplorative dei cuccioli, ma in verità non è affatto così, anzi, questa soluzione permette al cucciolo di essere al centro dell’attività famigliare, che è una delle gratificazioni sociali più grandi che potete offrirgli, e allo stesso tempo permettete che egli si crei uno spazio intimo analogo ad una vera e propria, amata, tana.
Per qualche altro tipo di proprietari, più sensibili e comprensivi, sembra ovvio immaginare, senza ombra di dubbio, di lasciare il cucciolo libero di dormire dove si sente più a suo agio e, se proprio necessario, sarebbero disposti anche ad accoglierlo nel loro letto, per avere un contatto umano più diretto, o almeno nella loro stanza da letto o anche solamente libero di vagabondare per tutta la casa, in modo da potergli offrire la totale libertà.
Purtroppo però anche questa sistemazione, come estremo opposto rispetto all’idea di lasciare il cucciolo in garage o in lavanderia, può produrre considerevoli controindicazioni difficili da sradicare successivamente e crea frequentemente dipendenze emotive da cui poi è difficile distogliere il cucciolo senza creargli frustrazione e stress da abbandono.
Il cucciolo è come una spugna che assorbe dall’Ambiente tutto quanto gli risulta più piacevole e conveniente e quindi bisogna stare molto attenti e accorti su ciò che gli offriamo come primo impatto e valutare bene la possibilità di poter sostenere con continuità quello che concediamo.
Il cucciolo ragiona in modo semplice ed elementare e in modo specie-specifico e spesso non chiede molto ma ha, naturalmente ed istintivamente, solamente il desiderio di partecipare alle attività della famiglia e sentire di far parte di essa, anche nei momenti in cui i genitori devono assentarsi per sbrigare le faccende esterne alla dimora della famiglia.
Il cucciolo deve sentirsi a casa sua anche di notte e anche quando i genitori sono usciti e deve poter credere con sicurezza e certezza nel loro ritorno e sentirsi tranquillo e protetto nel suo spazio personale all’interno della nostra casa.
Come fare, allora, quale è la soluzione migliore?
Ovviamente ci sono varie soluzioni possibili che possono variare dalla scelta di approfittare del giardino per ritagliarne uno spazio di giuste dimensioni da adibire a personale “dependance” del cucciolo oppure scegliere uno spazio idoneo, all’interno del nostro spazio abitativo come una veranda, un ingresso, una stanza appositamente dedicata (come quella dei bambini), oppure, come già detto, una scelta molto più flessibile è la costruzione di una piccola isola (se vuoi saperne di più, vedi: la tana e il recinto), vicino a noi, fatta di un recinto componibile abbinato ad una gabbia-trasportino dove introdurre il cucciolo, con tutte le sue cose personali, risolvendo nel contempo il problema del sentirsi partecipe alle attività della famiglia e di non sentirsi mai solo, e, nel contempo, abituare positivamente il cucciolo al trasportino, facendola diventare una “tana” e quindi il territorio di 1° grado, per eccellenza, da poter estendere anche al suo pratico utilizzo durante i viaggi in macchina se non si vuole lasciare, il cucciolo, libero nel reparto posteriore del bagagliaio o imprigionato con una cintura di sicurezza sul sedile posteriore.
In generale, però, il concetto importante è che comunque, indipendentemente dal tipo di sistemazione scelta, questo dovrà essere lo spazio di “primo impatto” all’arrivo del cucciolo in casa e da questo, pensato come territorio di 1° grado, estendere tutte le altre esperienze di perlustrazione e di variazioni ambientali.
Oltre che stabilire il luogo in cui il cucciolo dormirà e dove stazionerà quando voi siete al lavoro è importante capire come e quanto interagire con lui in modo da non arrivare alla deprivazione sensoriale ma neppure all’esaurimento nervoso da super eccitazione.
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